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domenica 2 luglio 2017

Torino Fashion Week 2017: la quarta giornata - seconda parte

La seconda parte delle sfilate internazionali previste nella quarta giornata di questa TFW si è svolta nel tardo pomeriggio di sabato 1 luglio; qui abbiamo riportato le migliori foto della serata.

La prima firma a sfilare è stata Bulbulia Threads, dal Sudafrica:


















La seconda firma in passerella è l'indonesiana NurZahra:











Ci è piaciuta molto Ilham A Ismail, da Sidney, Australia:













Da Singapore, Daanya:









Sacred, from U.S.A.:

















 A presto con le prossime sfilate!

giovedì 17 novembre 2016

Signore e signori, Walter Dang








Poco prima dell’evento “YOU Hair & Beauty Show 2016” che si terrà domenica 20 e lunedì 21 novembre al Pala Alpitour di Torino, Moda in Turin ha intervistato Walter Dang, stilista di punta della passata Torino Fashion Week e primo stilista a sfilare domenica:

         Come si definirebbe Walter Dang?



Un sognatore, un nostalgico, sogno sempre delle epoche o  dei luoghi mitici.

Vivo la mia moda imponendo le mie scelte senza concessioni, in un momento un po' turbato e approssimativo del gusto e del disgusto, il che vuol dire che andrò sempre più verso il classico, intramontabile e con un stile sempre più forte.

         Perché tra tutte le città alternative a Parigi ha scelto Torino?

Perché Torino ha un’identità forte, dove la moda ha anche un suo regno.

         Cos’ha di particolare la donna torinese?

Amo dire che la donna Torinese è come la città: appassionante, timida, estroversa, sicura del suo valore e della sua identità.

Trovo in lei l’eleganza dei gesti, del comportamento, della sua attitudine… forse perché l'eleganza Torinese è il contrario dell'eccesso: " less is more "

         Cosa l’ha spinta a disegnare abiti da sposa?

Ogni stilista ama realizzare abiti da sposa, penso che sia come  ideare abiti da sera.

Mi fa sentire quello che sono: un Couturier visionario. Stravolgo tutti i codici della sartoria rispettando sempre il procedimento del montaggio dell'abito: un abito da sposa ha il dono della luce e della festa. 

Io utilizzo dei materiali come la seta selvatica che cade in una maniera tutta sua, caratteristica, ed è perfetta per dare i volumi rimanendo leggera, il devoré... ma il mio tessuto preferito resta sempre lo chiffon. 

         Che donna è la sposa di Walter Dang, e quale donna invece non potrebbe mai indossare un suo abito?

La sposa Walter Dang è una donna decisa e con molta personalità, che ha voglia di indossare qualcosa di unico in uno dei giorni più importanti della sua vita.

         Che caratteristiche deve avere un tessuto, e chi deve lavorarlo, per diventare un abito del suo atelier?

La leggerezza!, mi diverto a pesare i vestiti: questa primavera ho realizzato un abito di stile imperiale utilizzando 42 m di chiffon per renderlo non trasparente.

Con i suoi 18 grammi al metro l’abito pesa solo 756 grammi, il filo di seta ha aumentato il peso di 112 grammi.

È molto importante la leggerezza dell'abito.

Per diventare un abito “Walter Dang”, quel tessuto dev’essere lavorato dai miei collaboratori, che devono avere le  mie stesse sensibilità, le mie conoscenze e il gusto di avventurarsi in nuovi codici sartoriali.

         Come si pone davanti alla concorrenza delle catene di abbigliamento a basso costo, quali sono i principi sui quali non è disposto ad ammettere deroghe, pur tenendo conto del mercato?

Rispondo semplicemente essendo sempre diverso. 

         La sua partecipazione in qualità di stilista di punta alla Torino Fashion Week è stata un innegabile successo; com’è nata l’idea di partecipare alla manifestazione? Si aspettava un tale successo di pubblico?

Sono stato invitato e ho accettato l'invito prendendolo come un grande complimento e ringraziamento da diverse istituzioni per la mia partecipazione creativa della nostra città.

Certo non avevo nessun dubbio del suo successo e come in tutte le settimane della moda abbiamo visto cose che ci sono piaciute e altre meno.

Lasciatemi fare un grande complimento agli organizzatori che hanno creduto in questo progetto. 

         Possiamo sperare di rivedere Walter Dang sfilare a giugno 2017?

… perché no?


Oltre all’evento al Pala Alpitour, Walter Dang sfilerà anche domenica 27 novembre in occasione dell’eventoMerveilles d’Hiver”, a Palazzo Costa Carrù della Trinità, in Torino.

Noi siamo curiosissime… e voi?


La foto degli abiti da sposa sono tratte dal sito dello stilista.

giovedì 22 settembre 2016

Feeling with Feelomena

Quando suoni alla porta di Filomena Saltarelli ti apre una ragazza minuta e gentile, occhi grandi e capelli cortissimi.

Ecco, già quei capelli cortissimi dovrebbero dirti una cosa: stai attento, Filomena è una tipa decisa.Sognante, idealista, ma decisissima. Del resto, lavorare a Torino ma vendere a New York, Los Angeles, Europa e Paesi Arabi non può essere un caso.


Filomena è la mano, il cervello ed il cuore di Feelomena, che abbiamo visto sfilare alla Torino Fashion Week quest'estate.














Le chiedo subito come abbia cominciato:
- Volevo disegnare moda. Non per seguire la moda, ma per disegnare qualcosa di "mio": comprensibilmente, i miei genitori non si sentivano di mandarmi a studiare altrove, ero così giovane!, quindi mi iscrissi e studiai qui allo IED di Torino.
Una volta concluso il ciclo di studi, una volta cresciuta, volai in Belgio, Anversa è diventata la mia seconda città... ci ho vissuto per anni, studiando e lavorando, ancora oggi torno volentierissimo, anzi... sono di nuovo in partenza.








Poi sei tornata, però.
- Sì, poi sono tornata perché alla fine, quando sogni un prodotto di qualità, devi conoscere il tessuto, devi riuscire a parlare del tessuto che vuoi, di come lo vuoi, di come vuoi che vengano lavorati i tuoi capi... lavorare nella tua lingua ti dà la possibilità di esprimere anche a parole i concetti che altrimenti dovresti elaborare in un idioma diverso, senza essere troppo certa del risultato.
E poi...




E poi?
- E poi ho scoperto che grazie ad Internet si lavora benissimo anche qui, a casa mia, vicino agli affetti che hanno sempre creduto in me e mi hanno sostenuta, e dove sono cresciuta. Attraverso il mio sito online anche la signora di New York riesce ad indossare la mia collezione, così ho deciso di stabilirmi qui... che bisogno c'è di stare all'ombra del Duomo per fare la propria moda?



Certo, vendere a New York dev'essere una bella soddisfazione...

- La soddisfazione più grande è constatare che qualcuno "capisce" il lavoro che c'è dietro; una volta in una boutique di Roma mi si mosse una critica che io ritengo assolutamente un complimento: "tutta la cura che c'è dietro non si vede dal sito, i tuoi lavori sono perfetti nel taglio e nelle rifiniture". Questo per me fu il segno, positivo, che non tutti vivono di effimero e di esteriore, ma qualcuno ancora guarda alla cura del prodotto.




Ecco, parliamo del tuo prodotto
- Io mi occupo del design e del modellaggio, mentre la sartoria vera e propria è affidata ad un laboratorio che ho cercato e controllato personalmente. Ci vuole una certa etica nel nostro lavoro, sarò fissata ma pensare di produrre capi in serie con tessuti di scarso valore intrinseco, o con una manodopera non adeguatamente formata, o ancora non correttamente remunerata in termini economici e di garanzie non fa per me.



Prossimi passi?
- Prima di tutto riuscire a gestire tutta la parte amministrativa, il sito online, la comunicazione... io sono un'anima creativa, certe dinamiche ancora mi sfuggono perché quello che amo di più è proprio la nascita della mia idea e la sua realizzazione. Poi, certamente, arriverò ancora più preparata e determinata alla prossima Fashion Week, che è stata un'avventura pionieristica ma d'obbligo per Torino; la nostra città è stata per anni la casa della Moda ed ha tutte le caratteristiche per ospitare la settimana della moda come altre città: logistica, creatività, unicità e design sono i suoi punti forti, e vanno messi in mostra.