Proprio grazie all'affinità tra la moda indipendente e il design si è deciso mettere insieme i due eventi.
Il tema della seconda edizione di Dreamers è Future Mermories, guardando al futuro gli abiti presentati cercano di mettere al centro la sostenibilità; ma la moda non è solo futuro, bensì un filo che lega simultaneamente passato e futuro.
Uno dei temi sviluppati è "La camicia bianca del futuro", dove gli studenti dell'Accademia Albertina di belle arti di Torino e quelli dell'Accademia di belle arti di Brera di Milano hanno presentato la loro idea di camicia bianca, partendo dalla citazione di Gianfranco Ferrè:" Mi piace pensare che la camicia bianca sia un termine di uso universale. Che ognuno, però, pronuncia come vuole".
Vengono poi ospitati atelier e stilisti indipendenti come:
IBRIGU per VERDELILLA, dove i capi nascono dalla lavorazione di materie prime vintage accuratamente selezionate, portando al presente abiti ormai appartenenti al passato.
VBSP: un progetto per Dreamers di Vittorio Branchizio e Sergio Perrero, che unisce la tecnologia alla lavorazione di materiali nobili come il cashmere, la seta e la lana merino.
DEJAMIS, che basa le sue creazione sulla rinascita di pellicce datate e abbandonate. Vengono rivisitate con inserti, ricami e tessuti particolari.
DZOYE', che abbiamo già conosciuto (qui per l'intervista), presenta le sue meravigliose scarpe dipinte a mano.
FEELOMENA GOES WILD: in questa collezione ispirata alla dinastia Quing è presente anche una micro capsule di scarpe e borse creata in collaborazione con Wild di Daniela Diletti. Anche Feelomena è una nostra vecchia conoscenza, se volete vedere una sua intervista qui.
TROCLI': gioielli che sono creazioni artigianali e pezzi unici in argento, oro, ottone e rame.
Potete vedere le bellissime creazioni di questi ed altri stilisti presso il padiglione 5 di Lingotto Fiere, dal 3 al 5 novembre, dalle 11 alle 20.
Il tema della seconda edizione di Dreamers è Future Mermories, guardando al futuro gli abiti presentati cercano di mettere al centro la sostenibilità; ma la moda non è solo futuro, bensì un filo che lega simultaneamente passato e futuro.
Uno dei temi sviluppati è "La camicia bianca del futuro", dove gli studenti dell'Accademia Albertina di belle arti di Torino e quelli dell'Accademia di belle arti di Brera di Milano hanno presentato la loro idea di camicia bianca, partendo dalla citazione di Gianfranco Ferrè:" Mi piace pensare che la camicia bianca sia un termine di uso universale. Che ognuno, però, pronuncia come vuole".
Vengono poi ospitati atelier e stilisti indipendenti come:
IBRIGU per VERDELILLA, dove i capi nascono dalla lavorazione di materie prime vintage accuratamente selezionate, portando al presente abiti ormai appartenenti al passato.
VBSP: un progetto per Dreamers di Vittorio Branchizio e Sergio Perrero, che unisce la tecnologia alla lavorazione di materiali nobili come il cashmere, la seta e la lana merino.
DEJAMIS, che basa le sue creazione sulla rinascita di pellicce datate e abbandonate. Vengono rivisitate con inserti, ricami e tessuti particolari.
DZOYE', che abbiamo già conosciuto (qui per l'intervista), presenta le sue meravigliose scarpe dipinte a mano.
FEELOMENA GOES WILD: in questa collezione ispirata alla dinastia Quing è presente anche una micro capsule di scarpe e borse creata in collaborazione con Wild di Daniela Diletti. Anche Feelomena è una nostra vecchia conoscenza, se volete vedere una sua intervista qui.
TROCLI': gioielli che sono creazioni artigianali e pezzi unici in argento, oro, ottone e rame.
Potete vedere le bellissime creazioni di questi ed altri stilisti presso il padiglione 5 di Lingotto Fiere, dal 3 al 5 novembre, dalle 11 alle 20.
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