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sabato 25 febbraio 2017

Walter Dang per Jackie, la sfilata primavera-estate

Walter Dang e 'Jackie'
 
La moda e il cinema hanno dato spettacolo giovedì 23 a Torino.

In occasione della prima di Jackie, il film dedicato a Jacqueline Kennedy, Walter Dang ha organizzato una sfilata-evento nella storica hall del cinema Ambrosio, proponendo la sua immagine della donna icona di stile di un'epoca.

Sul palco dell'Ambrosio


Una serata molto glamour, in un affollatissimo Ambrosio, nel quale gli abiti della nuova collezione primavera-estate di Dang hanno sfilato accompagnati dalle note del quartetto di Valerio Signetto al sax, Fabio Gorlier al piano, Marco Breglia alla batteria, Alessandro Maiorino al contrabbasso e Elisabetta Coraini alla voce.

In questo video potete sbirciare gli abiti e godervi tutta l'atmosfera della serata.

 



Ma diamo un'occhiata più da vicino alla collezione.

La primavera-estate di Walter Dang propone un modello di donna romantica, ma moderna e raffinata. Il romanticismo lavora con il contemporaneo: gli abiti alternano l’etereo, il sofisticato, ma anche il minimal chic e i tessuti scelti vanno dallo chiffon al raso raso di seta, dal raso di cotone al crêpe. 


I colori sono pastello in un delicato gioco di tono su tono, tra tinte unite e divertenti stampe floreali.


Vi lasciamo con una serie di immagini degli abiti che hanno sfilato. Buon divertimento!




Sullo splendido scalone dell'Ambrosio




 
 
 
 

lunedì 20 febbraio 2017

Il negozio di moda nell'era digitale

Dalla crisi si sa, bisogna pur provare ad uscire.

ASCOM, attenta ai bisogni dei suoi associati, ha stamattina offerto un occhio aperto sulla situazione economica degli operatori del commercio della nostra città; la Presidente Luisa Coppa ha introdotto i lavori, portati avanti dai relatori: il professor Granelli dell'Università di Milano, il direttore Campignano, il rappresentante di Banca Sella Granpioggia e il fondatore della start up BTREES Zegna.



Rivoluzionaria l'idea messa in pista: l'intenzione è quella di creare tre punti di "temporary shop tecnologico" da mettere a disposizione dei commercianti che si trovano, loro malgrado, a fare la guerra contro i siti online.
Ogni negoziante avrà così la possibilità di sfruttare la tecnologia per "mettere in vetrina" non solo fisicamente, ma anche virtualmente, i propri prodotti. Affiancate a ciò, ci saranno le necessarie operazioni di assistenza per quanto riguarda la presenza sui social network, diventati una vera e propria "piazza" sulla quale esporre le proprie proposte; proposte che vogliono però anche una "faccia", una presenza attenta e preziosa come i commercianti più navigati sono abituati a fare.
Per questo infatti, oltre alle postazioni classiche dell'e-commerce, saranno presenti nei "punti vendita" assistenti per il corretto utilizzo delle apparecchiature da parte della clientela, anche di quella meno abituata all'acquisto virtuale; nello stesso tempo gli espositori avranno a disposizione gli ultimi ritrovati tecnologici utili alla boutique virtuale.


Tutto questo con l'intenzione di battere una crisi che, nonostante l'aumento del turismo e la ripresa economica della città, è ancora troppo presente nelle nostre vetrine.


Teconologia però non è solo Internet: sono tanti infatti gli escamotages che le firme mettono in atto in questi giorni di difficoltà e tutti hanno a che fare con l'innovazione tecnologica, che non si riduce al semplice e-commerce, ma ha al suo arco altre frecce.
Armani e Prada, per esempio, stanno sfruttando la tecnologia di un'azienda che permette di creare carta da parati personalizzata inviando in digitale l'immagine che si desidera venga riprodotta sui muri dei propri ambienti, nel tessuto che si preferisce.
Un'altra possibilità ancora, invece, viene dalle aziende di accessori, ed è una macchina che prende l'impronta del piede e la elabora in tre dimensioni, permettendo di creare scarpe davvero personalizzate, non solo nel colore e nel materiale, ma soprattutto nella forma.


Tante idee, insomma, per uscire dalla crisi e continuare a lavorare (e a comprare) con piacere.

sabato 11 febbraio 2017

Pietro Barbieri e la moda per le donne con la testa


La primavera-estate 2016
 
Cercasi donna autonoma, che non ha bisogno di sentirsi per forza all’ultima moda, ma che decide con la sua testa. Cercasi donna che sposi l’understatement torinese, ma che abbia ormai a noia i vestiti neri e le gonne a sacco.

L'inverno 2017-2018
Offresi pezzi di abbigliamento caratterizzanti, con dettagli speciali e particolari, che possono (anzi, devono) essere abbinati a quello che possiede già.

Pietro Barbieri racconta così il suo modo di vedere e vestire le donne.

Cresciuto alla scuola di Walter Dang, nel cui atelier ha imparato il  mestiere, da circa due anni ha deciso di provare a fare qualcosa di suo.
 

“Sono alla mia terza collezione, che è già online ed è per il prossimo inverno 2017-2018. Le prime due le ho realizzate in stagione, ma non è un sistema funzionale per vendere. Così da quest’anno ho iniziato a lavorare sull’anticipo. Farò a breve anche la summer 2017, perché mi spiace saltarla, ma sono già proiettato sulle idee dell’estate 2018” dice.
 
L'inverno 2017-2018
La commercializzazione per ora è avvenuta in alcune boutique torinesi e nel corso di eventi privati e pop up store “ma sto cambiando sistema di vendita: per quello ho iniziato a lavorare sull’anticipo di stagione”.

La moda di Pietro è linea e materiale. “Taglio e tessuto sono inscindibili – spiega – quando lavoro sul disegno ho in testa il materiale con cu lo realizzerò”.
 

La sua ispirazione principale è lo stile che va dagli anni ’10 del Novecento fino al 1930. “Lo trovo un periodo di grande eleganza nella moda femminile, pieno di suggestioni e di spunti di ricerca. Poi è ovvio che va attualizzato, ma trovo le linee di allora molto contemporanee”.

I progetti futuri, a parte le nuove collezioni di cui spera di poterci raccontare già fra un paio di mesi, sono ancora embrionali.
La primavera-estate 2016
 
“L’obiettivo è arrivare davvero a vivere di questo lavoro e di incontrare il gusto delle persone. Diciamo che sono alla ricerca di una terza via fra l’artigiano e l’azienda. Ma anche l’idea di aprire un negozio mio, oggi, non mi convince del tutto”.

La strategia, al momento, non è del tutto chiara. E Pietro lo riconosce con un sorriso: “Per ora l’obiettivo è fare le prossime due stagioni, poi si vedrà”.
 
Vi lasciamo con un po' di immagini dei lavori di Pietro Barbieri. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 

venerdì 3 febbraio 2017

Dalle assicurazioni alla moda: il percorso di “DEAdettagli di stile”


Elena Varia è una donna che non concede nulla alla noia; dev’essere questo che due anni fa l’ha convinta a piantare il lavoro di assicuratrice e scoprirsi imprenditrice.

Questo, e la passione per la moda, la creatività, l’unicità.

Filo conduttore, i gioielli.

Gioielli che abbiamo visto sfilare il terzo giorno della Torino Fashion Week, uno tra i molti eventi a cui Elena ha partecipato, anche se probabilmente il più importante quanto ad efficacia nel far finalmente conoscere un altro talento femminile.







… ma perché i gioielli?

Perché li ho sempre amati, ne ho sempre comprati a valanghe, sempre cercando quel gioiello particolare che facesse brillare questo o quell’outfit; i gioielli caratterizzano qualsiasi cosa tu indossi, danno valore ad un semplice abitino nero, rendono particolare lo stile di ogni giorno.

Io ho unito questa passione alla volontà di creare qualcosa di mio, di originale, perché le mie creazioni sono nella stragrande maggioranza pezzi unici ed irripetibili, spesso creati in base al mio istinto, altre volte modellati sul desiderio della cliente.


Dopo le piume della TFW 2016, cosa possiamo aspettarci da DEA?

Le piume esprimevano in pieno il mio amore per il colore, la leggerezza, amore che non rinnego affatto… per ora, sono concentrata sulla prossima collezione, improntata sui colori tendenza della stagione 2017, con abbinamenti diversi e particolari.

Nuovo spazio sarà riservato all’uomo: elegante e ricercato.

Per la Torino Fashion Week sicuramente creerò qualcosa di nuovo, ma non voglio anticipare nulla.



Con quali stilisti collabori, e cosa ne pensi delle collaborazioni in generale?

Ho collaborato con Mowimick proprio per la TFW 2016 per accessori e bijoux, ho lavorato anche con Fabio Porliod al Fashion Show “Chiamatele Emozioni” che si è svolto al Golden Palace, creando per i suoi abiti in esclusiva.

Sono in generale molto aperta alle collaborazioni, ai nuovi progetti, purché in linea con la filosofia di DEAdettaglidistile.


Cos’è stata per te la Fashion Week dello scorso giugno?

La Fashion Week è stata un’enorme opportunità per farsi conoscere da un pubblico che è curioso ed entusiasta, molti di noi stilisti hanno avuto l’occasione per uscire dalle nostre province e mettere in mostra il proprio lavoro. Devo davvero fare i miei complimenti agli organizzatori per l’idea, la determinazione… la location era assolutamente perfetta, con gli spazi giusti per gli stilisti e le modelle. Parteciperei volentieri anche alla prossima, è stato davvero stimolante ed una preziosissima fonte di opportunità.


Un’ultima domanda: hai un sito internet dal quale spiare (e magari comprare) i tuoi gioielli?

No, sono molto più improntata sulla potenzialità dei social, infatti DEA si trova in Facebook, Instagram e Pinterest (come Elena Varia).


Allora ti seguiremo sui social, in attesa di vederti sfilare di nuovo alla TFW…

Certo, a presto!