Vi presentiamo la nostra prima graphic novel: La boutique di Marta.
Marta è una appassionata di moda, che riesce a disegnare e produrre le sue collezioni e che, finalmente, ha aperto il suo atelier. Lo ha chiamato Boutique, perché le piace questa immagine un po' retrò.
Marta, grazie alla matita preziosa di Elena, ci racconterà cosa succede in un negozio, cosa combinano le clienti, le piccole e buffe storie di chi ha una vetrina.
Oggi iniziamo con una storia di attualità: i saldi.
Buon divertimento
Se volete vedere cosa succede se Marta diventa un film, cliccate qui
Il post di questa settimana è una sfida. Vi presentiamo la nostra prima graphic novel: La boutique di Marta.
Marta è una appassionata di moda, che riesce a disegnare e produrre le sue collezioni e che, finalmente, ha aperto il suo atelier. Lo ha chiamato Boutique, perché le piace questa immagine un po' retrò.
Marta, grazie alla matita preziosa di Elena, ci racconterà cosa succede in un negozio, cosa combinano le clienti, le piccole e buffe storie di chi ha una vetrina.
Oggi iniziamo con una storia di attualità: i saldi.
Buon divertimento
Se preferite leggere la storia di Marta anche nelle più classiche 'strisce' a vignette, la trovate cliccando qui.
Quello che colpisce di Stefania Portigliatti Pomeri, protagonista del brand Stefania P., sono la concretezza e il colore.
La concretezza soprattutto. In una fashion designer di 28 anni, che crede nel suo modo di vedere la moda, si potrebbe pensare di trovare messaggi o idee criptiche dietro la realizzazione di un abito. Invece, Stefania fa della concretezza, e della semplicità, una bandiera.
Sentite cosa dice su questo nel video che abbiamo realizzato durante la nostra intervista.
Insomma, un abito è un abito. “Io cerco la semplicità – dice -. Il mio obiettivo è rendere le donne più belle con i miei vestiti, in maniera molto concreta”.
Per questo, dopo aver lavorato a Firenze per Cavalli, è tornata a Torino e accanto al lavoro per un grande brand da circa 6 anni ha iniziato il percorso del suo marchio Stefania P. “Non ho ancora un atelier, per il momento realizzo abiti su richiesta e su misura – spiega -. Nelle mie collezioni cerco sempre di seguire la mia filosofia di semplicità. Mi piace trasportare suggestioni dal passato rivisitandole in chiave moderna”.
Questo è stato il filo conduttore della collezione presentata alla Torino Fashion Week 2016: “Era dedicata al Piemonte, in particolare ai suoi prodotti tipici: c’erano le erbe, il vino, i dolci, gli antipasti. E alcuni dettagli richiamavano gli abiti tipici piemontesi, ovviamente rivisitati e attualizzati”.
La collezione era soprattutto un’esplosione di colori, cosa piuttosto rara nel panorama torinese.
Il colore è una caratteristica della produzione di Stefania P. “Ho scoperto i colori grazie al mio compagno – dice sorridendo – e mi si è aperto un mondo. Abbinando colori differenti e materiali differenti riesco a ottenere effetti interessanti. Le mie collezioni sono sempre un mix fra materiali differenti, fra tessuti pesanti e leggeri”.
Nei prossimi mesi vedrà la luce la nuova collezione: “Sarà ispirata al Sud America e sarà davvero un’esplosione di colori. Ci ho messo dentro top, abiti e tute eleganti, che sono la mia passione”.
Ma vedrà la luce anche un nuovo progetto. “E’ presto per parlarne, ma sto pensando ad una linea di accessori. L’accessorio giusto valorizza anche un abito semplice, e ho iniziato a disegnare alcune idee”.
Con una collezione in uscita nel mese di marzo e una serie di corsi di taglio e confezione pronti a ripartire, Paola Benedetta Cerruti, artefice di Atelier Beaumont è pronta ad affrontare il 2017.
"La nuova collezione non ha ancora un nome, ma la lancerò a Genova, con una fotografa greca. Sarà fatta di tessuti particolari, ho fatto un lavoro di ricerca sui materiali e sui dettagli. L'idea è quella di rendere unico un abito anche giocando su linee semplici".
Linee semplici e versatilità: sono queste le parole d'ordine di Atelier Beaumont, come spiega la stilista in questo video.
Paola arriva da una grande scuola, quella di Valentino, per il quale ha lavorato all'inizio della sua carriera. "Ho avuto il privilegio di lavorare a Roma direttamente con Valentino, contribuendo alla nascita della sua line di punta. E' stata un'esperienza forte, anche durissima, ma veramente formativa".
Da lì nasce la sua passione per l'alta moda, che ha deciso di proporre al pubblico torinese attraverso l'Atelier Beaumont. "Realizzo due linee, una di alta moda con la creazione di modelli unici su richiesta e una di moda pronta, che poi produco su misura per le clienti". La produzione resta artigianale fin dal 2011, anno in cui ha aperto la sua attività.
Un dettaglio
"Con le donne torinesi non è facile - dice - sono abitudinarie, ma nello stesso tempo vogliono qualcosa di originale. Il trucco è conquistarle. Poi, una volta ottenuta la loro fiducia, diventa semplice accontentarle".
La passione di Paola per il suo mestiere è iniziata solo intorno ai 20 anni: "Volevo creare qualcosa con le mie mani, e ho scoperto la moda, il disegno, le tecniche, i materiali".
La scelta dei materiali è un passaggio fondamentale, spiega la titolare di Atelier Beaumont: "Devono essere belli, ma confortevoli da indossare. E poi, io sono vegana, per cui sto cercando di limitare l'utilizzo di lana e seta, mentre mi sto confrontando con i tessuti tecnici, che danno ampie possibilità di sperimentazione".
Intanto che attendiamo la nuova collezione, vi lasciamo qualche altra suggestione del lavoro di Atelier Beaumont.