Il rapporto fra Torino e l’alta moda è lungo e articolato.
Ed ora la città vuole riappropriarsi di uno dei caratteri più
distintivi della sua storia, quello che la lega all’haute couture e all’artigianato
di altissimo livello, un settore economico per il quale la domanda è in crescita
ma l’offerta è ancora carente.
Si è presentata così alla città l’Accademia italiana di Moda
e Couture, che ha iniziato i suoi corsi nel 2015, ma che ha atteso fino all’inizio
del 2018 per coinvolgere Torino nella sua rinascita.
A raccontare la vita dell’Accademia è Claudine Vincent,
direttrice dei corsi.
Claudine Vincent |
“Siamo partiti nel 2015 per riportare a Torino la moda di
alto livello con personaggi e manualità di eccellenza – dice -. Per ogni
categoria abbiamo trovato un artigiano/docente e oggi abbiamo circa 20 specializzazioni
differenti”.
I corsi dell’Accademia si rivolgono sia ai ragazzi post
diploma, sia agli adulti che vogliono riprendere in mano una loro passione.
“Il nostro intento – dice la direttrice – non è insegnare la moda
di larga diffusione, ma alcune capacità che stiamo perdendo, delle
professionalità di cui c’è richiesta, come quella della modesteria o del ricamo
per l’haute couture”.
Ogni insegnante ha la sua attività ed è specializzato in un
settore dell’haute couture, ed ora l’Accademia si sente pronta a rivolgersi
alla città e all’intero Paese, chiedendo al tessuto economico di prestare
attenzione alle professionalità che emergeranno dai corsi torinesi.
Anche per rispondere a quella che è una caratteristica di Torino che si sta confermando una tendenza nazionale: il concetto di lusso come qualcosa di unico, di 'handmade', per il quale è piacevole spendere.
Qual è il vostro atteggiamento nei confronti dell'hand made? Vi piace?
Lo cercate? Vorreste essere capaci di crearvi un capo di abbigliamento o sareste in grado di farlo?